Se vi siete da poco affacciati al mondo del fai-da-te e del bricolage e vi state attrezzando per affrontare ogni tipo di lavoro in casa, allora dovrete procuravi assolutamente anche una smerigliatrice. Si tratta di un utensile da lavoro caratterizzato dall’estrema versatilità. Potete usarlo per tagliare materiali di diverso tipo, eliminare bave e trucioli, levigare e lucidare, affilare lame e coltelli, raschiare vernici e ruggine. Insomma, potete farci un po’ di tutto.
Esistono varie tipologie di smerigliatrici. Ci sono quelle grosse e pesanti adatte per uso professionale e per i cantieri, ci sono quelle ideate per un impiego manuale e per un uso hobbistico, quelle che sono più funzionali e quelle progettate per uno scopo ben preciso.
Qualunque smerigliatrice scegliate, è importante che siate consapevoli che sono degli strumenti da usare con grande cautela e attenzione. Nono usatale mai senza i giusti dispositivi di protezione come occhiali, guanti e mascherina e non lasciate incustodita la smerigliatrice quando è in funzione. Cercate di avere coperti anche naso e bocca, in modo da difendervi eventuali sostanze chimiche rilasciate dai materiali.
Le 3 principali smerigliatrici
In linea generale, possiamo individuare tre tipologie principali di smerigliatrici:
- da banco
- assiale o dritta
- angolare
Ognuna ha una sua struttura particolare e un suo funzionamento. La smerigliatrice da banco, detta anche mola, è costituita da un motore elettrico con alle due estremità montati o due dischi abrasivi di materiale con grana diversa, o un disco abrasivo e una spazzola metallica oppure un disco di telato lucidante (usato per far brillare i pezzi cromati).
E’ abbastanza grossa e va fissata saldamente al banco da lavoro. Perciò richiede una postazione piuttosto ampia. Non a caso la mola viene di solito usata nei cantieri. Può avere diversi utilizzi come affilare lame e coltelli, smussare angoli o eliminare bave.
La smerigliatrice assiale o dritta invece è ideale da maneggiare grazie all’impugnatura anti-vibrante ed ergonomica. E’ molto usata per i lavori di precisione e di rifinitura e per accedere alle zone solitamente difficili da raggiungere. E’ composta da un oggetto vibrante al suo interno che ruota sullo stesso asse della smerigliatrice. Ha all’estremità un mandrino dove possono essere montate mole con codoli metallici diversi, in base ai vari impieghi e materiali da affrontare.
Si divide in tre sotto-categorie: mini-utensile, smerigliatrice dritta per attrezzisti e smerigliatrice dritta per sbavatura.
La smerigliatrice angolare: caratteristiche
La smerigliatrice angolare, detta anche flex, frullino o flessibile, è la tipologia più versatile tra tutte. Consente di asportare bave, spianare saldature e tagliare materiali, da quelli più morbidi a quelli più duri.
Può essere sia a batteria che alimentata a corrente elettrica. Mentre i modelli a batteria sono comodi perchè liberano l’utente dal vincolo della presenza di una presa elettrica, hanno però una durata limitata. Inoltre la batteria aggiunge un peso in più alla smerigliatrice. Ma anche l’alimentazione a corrente ha i suoi pro e contro. Se da un lato consente di lavorare in maniera continuativa, dall’altro la presenza del cavo può costituire un certo ostacolo o intralcio all’utente.
L’angolare è caratterizzata dai dischi di diverso tipo e dal loro diametro.
I diametri dei dischi
I diversi diametri che possono avere le smerigliatrici angolari possono essere ricondotti a tre: da 115 mm, da 125 mm e da 230 mm.
La maggior parte delle smerigliatrici in vendita ha di solito i primi due diametri in quanto sono adatti a materiali non troppo duri nè troppo spessi (massimo 9 cm), mentre quello da 230 mm è usato principalmente per opere strutturali e per materiali più duri.
Se quelli da 115 mm e 125 mm hanno una velocità di rotazione di circa 10.000 giri al minuto e una potenza che va da 700 a 1200 W, i diametri da 230 mm hanno una potenza tra 2000 e 2500 W e una velocità media di rotazione di circa 6.000 giri al minuto.
I dischi rigidi e gli altri tipi
Per quanto riguarda le tipologie di dischi, ecco le più usate:
- dischi diamantati (utilizzati per tagliare materiali duri)
- mole abrasive (per le abrasioni di spessori alti)
- platorelli (per lucidare e levigare)
- spazzole o lamelle (per lucidare)
- dischi rigidi rinforzati
I dischi rigidi sono quelli più utilizzati e consigliati per tagliare materiali non troppo duri (come il legno) e per spianare le superfici. Hanno un diametro di 115 o 125 mm. Sono particolarmente adatti per il taglio di pareti o tubi sottili, metalli non ferrosi e acciaio. Ti consentiranno grande precisione e un risultato davvero soddisfacente.
Se invece devi tagliare materiali molto duri come marmo o pietra, sono consigliati i dischi diamantati.
Consigli per gli acquisti: prezzi e marche
Le smerigliatrici angolari con disco rigido rientrano in una fascia di prezzo compresa tra i 45 e i 200 euro circa.
Come marche da consigliare ci sono sicuramente Bosch, Einhell, Huepar. Sono modelli caratterizzati anche dalla presenza di impugnatura laterale che consente maggiore presa e stabilità. Inoltre sono dotati di sistemi anti-riavvio accidentale che assicura una maggiore protezione nei confronti dell’utente.
Se invece volte acquistare i dischi rigidi a parte per averne di riserva, il costo medio è di circa 10-12 euro per confezioni da 10 pezzi.