Le smerigliatrici sono degli utensili che non potranno mancare nel tuo angolo del bricolage e del fai-da-te. Sono utili per vari impieghi: tagliare, eliminare bave e trucioli, rimuovere ruggine e vernici, lucidare e levigare, affilare lame e coltelli. Alcune tipologie sono ideate per impieghi prettamente professionali e per opere strutturali, altre sono state progettate per un impiego manuale e per essere usate anche per scopi hobbistici.
Le principali tipologie sono: da banco, angolare e assiale. Mentre quella da banco è usata molto nei cantieri e da chi ha una certa esperienza, quelle assiali e angolari sono le preferite da chi le usa nel tempo libero e per svolgere lavori di aggiusto in casa.
Qualsiasi sia il tipo di smerigliatrice che acquisterete, è importante che usiate dispositivi di protezione adeguati come mascherine, guanti, occhiali protettivi. Se potete, copritevi anche naso e bocca, alcuni materiali infatti potrebbero rilasciare sostanze chimiche. Insomma, le smerigliatrici hanno parti taglienti e sono degli strumenti utili ma con una certa pericolosità dunque vanno usati con le dovute cautele.
Da banco e assiale
La smerigliatrice da banco, chiamata anche mola, è costituita da un motore elettrico con alle due estremità queste varie possibilità:
- due dischi abrasivi di grana diversa
- un disco abrasivo e una spazzola metallica
- un disco di telato lucidante (ideale per rendere brillanti i pezzi cromati)
Si chiama da banco perché deve essere saldamente fissata al banco da lavoro. E’ impiegata soprattutto per smussare angoli, rimuovere bave e per affilare coltelli e lame. In alcuni casi si adopera anche la lavorazione ad umido (molto in voga tra gli arrotini): in pratica si usano acqua, olio o emulsioni durante la lavorazione così da evitare che si rovini la tempra della lama a causa del calore.
La smerigliatrice assiale o dritta invece è impiegata soprattutto per lavori di rifinitura e per togliere sbavature nei luoghi di difficile accesso. Sono degli utensili rotanti con all’estremità un mandrino su cui vengono montate mole con codoli metallici diversi in base ai vari materiali.
Si divide in tre categorie:
- mini-utensili: usati per scopi hobbistici
- smerigliatrice dritta per attrezzisti: usata per lavori di finitura su stampi
- smerigliatrice dritta per sbavatura: viene usata per rimuovere sbavature a lavori di fusioni in ghisa o acciaio
E’ molto maneggevole ed è munita di impugnatura ergonomica. E’ l’ideale per chi vuole fare piccoli aggiusti in casa o dare un tocco finale a lavori quasi ultimati.
Angolare
La smerigliatrice angolare è chiamata anche in altri modi: frullino, flex o flessibile. Ha spesso due manici e un’impugnatura, in modo da agevolare l’utente nel suo utilizzo. Tra le varie smerigliatrici, è quella più versatile e utilizzabile per diversi tipi di impiego.
E’ caratterizzata dall’impiego di questi diversi dischi (il cui cambio si effettua tramite chiave speciale):
- dischi rigidi rinforzati
- dischi diamantati
- a lamelle o a spazzola
- mole abrasive
Se vogliamo tagliare materiali molto duri come i metalli, sarà consigliato optare per i dischi diamantati. Se invece vogliamo dare una lucidata, le spazzole faranno al caso nostro.
Altra caratteristica importante dell’angolare è il diametro dei dischi. Infatti ne esistono di 3 tipologie che determineranno l’utilizzo finale della smerigliatrice. I diametri sono:
- da 115 mm
- da 125 mm
- da 230 mm
Mentre i primi due sono utilizzati in ambito hobbistico e per materiali di piccolo spessore, quelli da 230 mm sono usati nei cantieri e per le opere strutturali.
Altre importanti caratteristiche da valutare quando si acquista una smerigliatrice angolare sono la sua velocità di rotazione che va da 5.000 a 11.000 giri al minuto e la potenza che va da 500 a 2.500 W.
Scegliere il diametro e il disco per tagliare metalli
Se volete tagliare i metalli, dovrete regolarvi sul tipo di disco da usare e sul loro diametro. Vi conviene optare per i dischi diamantati e quelli da taglio che abbiano un diametro di 230 mm. Per lavorare materiali metallici più fini però potreste anche optare per il diametro 125 mm.
Essendo il metallo un materiale molto duro, dovete assicurarvi di avere una buona potenza (almeno 700 W) e una velocità di giri al minuto adeguata (non meno di 6.000 giri).
Dovrete poi posizionare il disco in direzione perpendicolare alla superficie, in modo da avere il controllo sul taglio e ottenere grande precisione. Per avere maggiore sicurezza, usate il manico per avere più stabilità. Segnate poi con del nastro il punto che volete tagliare, così sarete certi di non sbagliare.
Tenete sempre dei dischi di riserva a portata di mano. Quelli da taglio (adatti per acciaio e ferro) hanno un costo che si aggira sui 16-20 euro e nella confezione ne troverete almeno 15. Per dare poi gli ultimi ritocchi, potreste rifinire il metallo utilizzando una smerigliatrice assiale.
Modelli, prezzi e marche
Se volete una buona smerigliatrice angolare che sia adatta soprattutto a tagliare metalli, vi consigliamo i prodotti di marche come: Ginour, Bosch, Tacklife. La loro fascia di prezzi oscilla tra i 50 e i 200 euro.
Scegliete modelli che abbiano sui 900-1000 W di potenza e diametro o 125 o 230 mm, in modo da essere sicuri di poter affrontare al meglio qualsiasi tipo di metallo.