La smerigliatrice angolare è un tipo di utensile molto utilizzato sia a livello hobbistico che industriale. E’ caratterizzata da un albero filettato (filettatura M14) perpendicolare al blocco motore. Su di esso vengono montati diversi tipi di dischi, la cui tipologia e spessore dipenderà dal materiale su cui bisogna operare.
In linea generale, la smerigliatrice è uno strumento versatile che può avere svariati utilizzi: tagliare, eliminare bave e trucioli, lucidare, levigare, affilare lame e coltelli. Può essere usata sia per opere strutturali che per lavori di rifinitura. Insomma, è una valida alleata per affrontare al meglio i lavori in cantiere o svolgere lavori di sistemazione in casa propria.
Se si acquista una smerigliatrice industriale, bisognerà optare per un modello che abbia una certa potenza, dischi capaci di agire su materiali di spessore medio-grande e che permetta di lavorare con continuità senza doversi fermare.
Da questo punto di vista, conviene optare per modelli alimentati con corrente elettrica piuttosto che a batteria. Questi ultimi infatti hanno quasi il doppio del peso rispetto a quelli a corrente e hanno durata limitata. Hanno però il vantaggio di non dover dipendere da cavi (che spesso intralciano parecchio i movimenti) e dalla presenza o meno di prese elettriche.
Tipologia di dischi
Chiamata anche frullino, flex o flessibile, la smerigliatrice angolare, come abbiamo già anticipato, può avere varie funzionalità in base sia alla tipologia di disco sia in base al diametro del disco.
I dischi, che si possono cambiare grazie a delle chiavi speciali, più diffusi sono:
- dischi diamantati
- dischi rigidi rinforzati
- a spazzola o a lamelle
- mole abrasive
Per affrontare metalli e opere strutturali, sono consigliati quelli diamantati che riescono a lavorare bene su materiali duri e spessi. Se invece bisogna lucidare, l’ideale sono i modelli a spazzola o lamelle. Per rendere più rapidi i lavori, potreste anche optare per due smerigliatrici angolari industriali, ciascuna con il disco giusto. Così non perderete neanche un secondo per cambiare il disco.
Diametro del disco
Anche il diverso diametro del disco, dipenderà dall’utilizzo che l’utente dovrà fare. In linea di massima, sono tre i diametri più usati: 115, 125 e 230 mm. Quelli da 115 e 125mm sono ideali per raschiare vernici e ruggine, dedicarsi a lavori di rifinitura, molare e tagliare materiali sottili e non troppo duri né spessi. Come ad esempio tubi metallici. Diciamo che possono arrivare ad un massimo di spessore di 9 cm circa.
Per lavori in cantiere e in ambito industriale e dunque per tagliare materiali da costruzione strutturali, la scelta migliore è il diametro da 230 mm. Con questo diametro potrete agire su mattoni e tegole, ad esempio.
A onore del vero, in ambito industriale, vengono spesso scelti anche i diametri da 125 mm in quanto sono molto potenti e veloci. Possono raggiungere anche i 1300-1500 W. Hanno anche una buona velocità di rotazione che si aggira sui 10.000 giri al minuto.
Velocità e potenza
Come appena detto, i valori di velocità di rotazione e potenza sono importantissimi quando bisogna scegliere una smerigliatrice.
La velocità di rotazione si misura in giri al minuto o RPM (revolutions per minute). Un modello di smerigliatrice per essere abbastanza veloce deve avere almeno 6.000 giri al minuto.
Spesso sulla scheda tecnica del prodotto troviamo scritto un valore indicativo di giri al minuto, la cosiddetta velocità di giri a vuoto. Optate per modelli che abbiano almeno 10.000 giri al minuto. La potenza invece, espressa in watt, si aggira di solito tra i 600 e i 2.200 W. Valutate bene quanta potenza vi serve effettivamente. A parte un discorso di spreco energetico, a volte, per lavori di precisione e di fino, è meglio non usarne troppa.
Altri modelli di smerigliatrice
Nella lavorazione dei metalli in ambito industriale, a parte la smerigliatrice angolare, viene spesso adoperata anche quella pneumatica caratterizzata dal tubo flessibile di alimentazione che la rende poco maneggevole anche se potente e piuttosto leggera. Altri modelli diffusi sono quella da banco e quella assiale o dritta.
La smerigliatrice da banco, detta anche mola, è impiegata soprattutto nei cantieri. E’ composta da un motore elettrico alle cui due estremità si collocano dischi abrasivi di diversa grana, in modo da affrontare materiali vari. Molto utile sia per smussare angoli, che per eliminare bave che per affilare lame e coltelli. Ha dimensioni molto grosse e anche un certo peso. E deve essere saldamente fissata al banco da lavoro.
La smerigliatrice assiale o dritta invece, come quella angolare, è ideata per un impiego manuale. Maneggevole e leggera, è dotata di impugnatura ergonomica. E’ ideale per accedere a zone difficili da raggiungere e per lavori di rifinitura. Ha all’interno un oggetto abrasivo che ruota su se stesso ed ha all’estremità un mandrino su cui possono essere montate mole con codoli metallici diversi.
Si divide in tre sotto-categorie: mini-utensili, smerigliatrice dritta per attrezzisti e smerigliatrice dritta per sbavatura.
Modelli, prezzi e marche
Un buon modello di smerigliatrice angolare industriale deve avere almeno 750 W di potenza e manici anti-vibranti ed ergonomici. La maggior parte dei modelli in commercio sono ad aria compressa. Come prezzi si va dai 300 ai 1000 euro e come marche vi consigliamo Bosch, Dynabrade, Milwaukee.